Io e la mia Disforia

Articolo di:  Massimo Tiberio B.

Capiamoci, non è che dopo 9 anni di terapia ormonale e operazioni già fatte, di punto e in bianco sparisce la disforia, (sarebbe troppo bello), diciamo che diventa un apparizione sporadica rispetto a prima che invece era persistente. 
Se prima esultavamo per quelle poche volte in cui ci dicevano “faccia passare avanti il ragazzo” e magari eravamo anche pre T ora invece alzi gli occhi al cielo, nel momento che cerchi di mantenere comunque un approccio Zen mentre l'ennesimo call center ti chiama e ti dice “buongiorno signora”.

Sono del parere che la disforia in un modo o in un altro sempre mi accompagnerà, come l'acidità di stomaco, il reflusso gastrico, la progressiva e inarrestabile vecchiaia ecc.. quindi mettermi li e fustigarmi ogni santa volta non credo porti dei risultati soddisfacenti, quindi esattamente come la voglia di lavorare, mi siedo e aspetto che passi. 

La mia vita in questo momento si divide tra Casa, Palestra, Lavoro e *inserisci nome di ristorante a caso*, che comunque cozza terribilmente con la voce Palestra, e il mio PN (personal Nowzaradan) ormai ha perso ogni speranza di mettermi a dieta.


La mia disforia mi viene a trovare maggiormente in palestra, dove diciamo che il fisico è l'argomento centrale, magari dopo un allenamento di 1 ora e mezza ti guardi allo specchio, ancora vestito, e si intravede dalla maglietta il petto leggermente più gonfio, le spalle più gonfie e il tuo ego che si gonfia, poi ti togli la maglietta e vedi la situazione di prima ma meno gonfia, la panza gonfia, i fianchi gonfi che sbucano dal elastico dei pantaloncini che in un momento di lucidità capisci che averli presi di una taglia più grande per simulare un dimagrimento che effettivamente non ci è mai stato (o che non è stato poi così decisivo) non è stata poi una mossa vincente, poi togli i pantaloncini e resti in costume da bagno (ovviamente slippino nero) e vedi dei coscioni enormi, con cellulite al seguito e ti chiedi “ma gli uomini hanno la cellulite??”, cerchi di buttare lo sguardo altrove ma tanto poi sempre li vai a guardare, e vedi il culo grosso ecc..ecc.. e mi prometto che uscito dalla palestra mi metterò a dieta, che la mattina cascasse il cielo vado a correre alle 5 del mattino, che vivrò tipo eremita di solo amore e aria e nei giorni di festa anche acqua, insomma tanti propositi di martirio per un fine maggiore, ovvero riuscire a sembrare meno un suino e più un essere umano, e poi svegliarsi il mattino dopo alle 10 del mattino e chiamare just eat perchè sei troppo pigro da alzarti dal letto.
Tutto questo si ripete ogni LUNEDI dalla fatidica frase “lunedi mi metto a dieta”




Fatto stà che la mia Disforia mi prende esattamente in quel momento in cui devo fare i conti con il mio aspetto, che finchè sta nascosto dai vestiti o dal piumone e tutto ok, al momento di confrontarsi con lo specchio esce dal suo antro di tenebra e terrore e si fa presente, con frasi tipo “Ti si vede che sei nato donna, ma vedi uomini con quel culone che ti ritrovi? Guarda che fianchi anche l'uomo più ciccione della palestra ne ha meno dei tuoi”
Posso fare due cose: 1* mi vesto e me ne vado 2* mi impegno a fare in modo che cambino le cose, come ho già detto sono pigro e con un disordine alimentare che purtroppo non viene curato come si dovrebbe e quindi la scelta ricade sulla numero 1* e si avanti così al infinito. 

Ora mi potete anche dire: “se lo sai impegnati” e io vi risponderei che se mio nonno aveva tre palle sarebbe un flipper, non è facile sopratutto se la tua forza di volontà è in continua lotta con la tua psiche, che anche la cosa più ovvia alla fine non lo è. 

Sono consapevole di essere la causa del mio male, ma ho deciso che invece di piangermi addosso ci rido sopra, e festeggio ogni piccolo traguardo che riesco a raggiungere. 

“La felicità è nelle piccole cose”. 

 Forse non mi libererò mai del tutto dalla mia disforia ma posso conviverci.

PER APPROFONDIRE: 

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