Spagna: due donne cissessuali imprigionano, torturano e uccidono un uomo nella sua stessa casa

 Traduzione di: Silvia Selviero


Attraverso El Pais (tradotto dal fondatore di The OII, Curtis Hinkle), questo caso è un raro esempio degli abusi che possono essere inflitti agli uomini transessuali dalle donne cissessuali; in questo caso di due donne cissessuali che hanno imprigionato un uomo transessuale in casa sua e, nell’arco di nove mesi, l’hanno torturato e infine ammazzato.
Nel 2006 l’uomo, Roberto Gonzalez Onrubia, ha invitato due donne cissessuali, Dolores de los Reyes Navarro e Ainhoa Nogales Bernantiños, a stare a casa sua. Prima di allora, le due donne avevano vissuto in un appartamento in povertà. Le donne cissessuali hanno dunque iniziato ad approfittarsi della gentilezza del signor Onrubia, prendendo soldi senza rimborsarlo, e la convivenza è diventata presto segnata dall’abuso verso il signor Onrubia. Entro l’anno seguente, il 2007, la situazione è diventata insostenibile per il signor Onrubia, e ha dovuto chiedere alle donne cissessuali di andarsene. Loro si sono rifiutate e hanno avviato una campagna di abusi contro di lui con lo scopo di rendere impossibile al signor Onrubia di sfrattarle.
L’incarcerazione è cominciata a marzo. “Hanno cambiato la serratura dell’appartamento senza dargli una copia delle chiavi.” “Gli hanno sequestrato anche il cellulare e hanno cominciato a rispondere a tutte le chiamate che riceveva” e “hanno mantenuto le persiane abbassate nella stanza dove dormiva lui, così non avrebbe potuto chiedere aiuto ai vicini.”
A maggio “hanno iniziato a vendere tutte le proprietà che erano a casa sua, come gioielli e i cappotti di sua madre, orologi e una collezione di francobolli che gli aveva passato suo padre.” Inoltre in quel periodo “hanno cominciato a picchiare spesso Roberto.” Il prossimo passo nel saccheggio è venuto dopo, quando hanno messo in vendita l’appartamento della vittima, e hanno tenuto il deposito. Nello stesso momento, l’abuso e la malnutrizione continuavano. All’epoca, Roberto ha perso quaranta chili.
Nello stesso mese, le due donne cissessuali l’hanno costretto a firmare, in un quaderno di scuola posseduto da Ainhoa Nogales Bergantiños, una dichiarazione in cui autorizzava entrambe di sua spontanea volontà a rimanere a casa sua finché non avessero trovato una casa per sé. L’abuso ha continuato, inclusi gli attacchi all’identità di genere di Onrubia:
[…] una volta l’hanno spogliato e l’hanno costretto a radersi su tutto il corpo, mentre lo riprendevano. Era un modo per rubargli una delle sue caratteristiche sessuali maschili secondarie (i peli sul corpo). […]
Lo hanno anche vestito da ragazza, con tacchi alti e una minigonna, qualcosa che sapevano che lui rifiutasse, e l’hanno minacciato di costringerlo a prostituirsi mentre loro gli facevano da magnaccia.
Alla fine, nella notte del 29 agosto, le due donne cissessuali lo hanno picchiato a morte.
Roberto è stato ritrovato assassinato il 1° settembre 2007, a casa sua, nudo, su un materasso sul pavimento senza lenzuola, senza una coperta, ricoperto di urina e feci; il suo corpo, che mostrava chiari segni di malnutrizione, era pieno di graffi di varia gravità; e la sua faccia, con ferite aperte e non curate, era sfigurata da vari colpi di cui uno che l’ha ucciso”,
ed è descritto sul sito web Diario Digital Transexual.
Ognuna delle donne cissessuali è stata condannata a 18 anni di carcere ed è stato loro ordinato di pagare 90.000 euro di risarcimento per le proprietà del signor Onrubia.
Non posso aggiungere tanto a questo orribile episodio, eccetto il dire: riposa in pace, Roberto Gonzalez Onrubia, fratello mio (1).
Note:
  1. L’originale è in spagnolo.

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