Domande frequenti su Ask


Articolo di: Silvia Selviero

Uno dei mezzi più rapidi per parlare con Jacopo, Massimo, Andrea, Christopher e tutti gli altri è naturalmente la pagina del canale YouTube FtM Italia/VoloVersoLaVita su Ask: consente di poter chiedere praticamente qualsiasi cosa mantenendo l’anonimato, di non dover aspettare che qualcuno faccia un video in cui affronta l’argomento della domanda posta, e di essere reindirizzati grazie ad alcuni link a siti che possono fornire tutte le informazioni e talvolta i prodotti che si desiderano (dalle canotte contenitive alla fotocopia di Buck Angel da tenere in camera propria – no, non è vero, l’ultima non è stata ancora chiesta – a consigli per fare coming out con i genitori).
Ma dal momento che le domande sono molte, che non sempre si può avere una risposta immediata a seconda degli impegni di chi è stato interpellato nello specifico, che qualcun* ha la memoria corta o non va a spulciare fino in fondo per controllare se l’argomento è stato preso (e sarebbe pure impossibile, ne sono state poste moltissime), capita che ce ne siano alcune che si ripetono, e che siano le più gettonate. Ecco perché ho deciso di raccoglierle qui: magari aiuterò a dare al più presto le risposte di cui alcune persone hanno bisogno e i cloni di Buck Angel mi ringrazieranno perché riceveranno meno telefonate.

Quali sono i siti migliori per comprare delle canotte contenitive, un packer realistico, o un STP?

Conoscete qualche tecnica per passare particolarmente bene?
Massimo ha preso l’argomento in questo video.

Come funziona il percorso in America? Se mi trasferissi all’estero potrei interromperlo e ricominciarlo lì?
Dopo aver domandato alla redazione di TransGuys.com, un ragazzo canadese è stato così gentile da risponderci (trovate la traduzione della sua risposta qui). Abbiate presente comunque che a seconda di come oscillano le leggi negli Stati Uniti e in Europa non tutti i Paesi stranieri potrebbero funzionare al mille per mille come l’America, anche se all’estero quasi tutti hanno adottato il protocollo WPATH al posto dell’ONIG (se volete sapere in cosa differiscono esattamente il protocollo WPATH e il protocollo ONIG consultate questo link). Se volete una panoramica generale di quanto sia differente il percorso di transizione in Italia e all’estero al giorno d’oggi leggete qui.

Mi date qualche informazione aggiornata sugli interventi chirurgici? Effetti collaterali?
Consulta questi link.

Che differenza c’è tra il gel e la fiala di testosterone nella terapia ormonale?
Citando Red:
Gli effetti del testosterone sono SEMPRE soggettivi, e spesso dipendono più dal soggetto che dal farmaco (es.: io e jacopo siamo entrambi biondi e abbiamo sempre utilizzato lo stesso farmaco eppure lui ha avuto picchi di cambiamenti molto prima di me).
Sembra che il gel sia più blando e che gli effetti siano un po' più lenti, ma ripeto nn è detto.
 
-red

Oltretutto la fiala di T costa di meno rispetto al gel e si deve assumere con più frequenza.

Qual è la struttura più vicina a dove abito io per iniziare la transizione?

Qualche informazione sul dottor Garramone? Testimonianze?
Questo video vi darà un’idea dei risultati estetici raggiunti dai pazienti di Garramone. Se vi interessa una testimonianza in merito potete leggere quella di Marco Michele Caserta sul sito La Metamorfosi FtM (un intervento chirurgico di mastoplastica riduttiva). Nel link al suo sito vengono indicati anche i costi di un viaggio dal dottor Garramone.

Se io abito nella regione X ma voglio sottopormi agli interventi chirurgici nella regione Y mi posso mettere in lista d’attesa per la struttura che ho scelto nella regione Y?
Assolutamente sì.

Quanto sono lunghe in media le liste d’attesa?
È molto soggettivo da struttura a struttura.

Entro quanto si può completare in media il percorso di transizione?
Non esiste una risposta universale: molto dipende da quanto è durata la terapia psicologica, dal supporto della famiglia del paziente in questione, dai tempi di ogni struttura e talvolta dalla disponibilità economica del paziente in questione. Comunque sia vi suggerisco di dare uno sguardo a questo articolo.

Cosa mi possono domandare durante il colloquio con l* psicoterapeuta per farmi iniziare il percorso di transizione? Anche cose intime? Come dovrei affrontare determinate domande?
Jacopo ha parlato del suo colloquio con la dottoressa Mosconi al SAIFIP di Roma in questo video, e ha dato anche dei suggerimenti validi per chi deve ancora cominciare e non sa come gestirlo con la famiglia, con gli amici, con i medici e tutto il resto.

Come vive una persona transessuale la Disforia di Genere nell’infanzia?
Red e Mara ne hanno parlato in questi due video. Massimo l’ha raccontato qui. Sul blog di FtM Italia/VoloVersoLaVita troverete invece questo articolo.

Transessuali si nasce o si diventa?
Jacopo ne ha parlato qui.

Come posso fare coming out con i miei genitori? E in linea generale? Il vostro è andato bene?
Christopher ha raccontato la sua esperienza qui, Massimo ha dato alcuni suggerimenti qui. Mi piacerebbe aggiungere delle cose che penso possano essere valide riportando un commento che ho scritto su Facebook:
Concordo in pieno, per prima cosa, di sondare il terreno parlando della faccenda come se non ti riguardasse: prova a menzionare qualche manifestazione, se vuoi, ma ancora meglio sarebbe se provassi a parlare di film o libri a tema. Ti do questo consiglio perché alcuni genitori che non sanno nulla della realtà LGBT* si lasciano """impressionare""" dalle manifestazioni che vedono ad esempio in tv, e anche se fossero del tutto pacifiche, tranquille e aperte ci attribuirebbero millemila significati militanti/politici/integralisti dietro. Quello che tu invece dovresti fare, secondo me, sarebbe di farli distaccare dai grandi gruppi e farli focalizzare sulla componente umana, privata, affettiva, per vedere come reagiscono ai coming out in generale. In questo senso, ovviamente, le storie inventate di film e libri sono un ottimo spunto di discussione.  
Se te la cavi con l'inglese puoi cercare online modelli di coming out scritti da altri ragazzi (se posso farlo ne linko uno che ho trovato molto dolce e pacato qui), e cambiare qui e là come preferisci per adattarlo alle circostanze.
 

Perché nei vostri video non parlate quasi mai di binder, packer, passing come fanno invece altri ragazzi stranieri?
Perché l’interesse principale del canale YouTube FtM Italia/VoloVersoLaVita era di fare informazione sulla realtà della transessualità FtM ad ampio raggio. Non di concentrarsi esclusivamente sugli aspetti tecnici del percorso o su come passare (nonostante ci siano diversi video in cui questi aspetti sono stati affrontati), ma di parlare anche di quello che molto spesso, particolarmente in un Paese bigotto come l’Italia, non viene menzionato: la componente psicologica, umana, intima, introspettiva che in fondo è alla base della transessualità FtM. A volte descrivere i propri pensieri, le proprie sensazioni, le proprie paure, le proprie conquiste, le proprie vittorie, metterci la faccia in senso più ampio, aiuta di più una persona confusa, spaventata, in crisi con l’immagine che ha di sé e che deve districarsi in una giungla di definizioni di quanto la possa aiutare sapere che un packer della Peecock si tiene su con le cinghie degli strapon e che le cinghie sono già presenti nella confezione. E malgrado di recente molte più ragazze MtF e molti più ragazzi FtM stiano venendo allo scoperto con la propria esperienza, c’è ancora del lavoro da fare in questo senso.

Sto facendo un po’ di confusione… come mai alcuni ragazzi FtM stranieri che hanno fatto determinati interventi chirurgici parlano dei costi, ma chi tra di voi ne ha già fatti non li menziona?
In Italia gli interventi chirurgici sono coperti dallo Stato, a meno che un ragazzo FtM non decida di intraprendere il percorso privatamente, mentre all’estero si devono pagare.

Perché sulla pagina Facebook del canale YouTube FtM Italia non condividete mai notizie che riguardino la comunità omosessuale?
Perché ci sono moltissime pagine dedicate alla comunità LGBTQI che pubblicano notizie sull’omosessualità, mentre solamente adesso la comunità transessuale sta ottenendo più visibilità. In ogni caso talvolta sono state pubblicate notizie sull’omosessualità, sulla bisessualità e così via, soprattutto da quando gli ignoranti con brillantissime tesi hanno inventato l’ideologia del gender.

Mi piacerebbe intraprendere il percorso di transizione, ma senza che mi vengano i peli, la barba e mi si inspessiscano i muscoli… mi piacerebbe avere solo un aspetto androgino.
Forse questo articolo ti potrebbe aiutare a schiarirti le idee.

Come fa sesso un ragazzo FtM?
Consulta questo articolo. Se vuoi informazioni generiche sul blog troverai la rubrica “Sessualità per FtM” e il video di Jacopo sul canale.

Il percorso di una persona intersessuale è diverso?
Assolutamente sì.

Gli interventi di masto e istero sono dolorosi? Quanto durano? Quanto ci vuole per riprendersi?

Citando Gabriel:
Gli interventi in se non li senti nemmeno perchè sei addormentato....come recupero dipende sempre dalla tecnica e dalla reazione tua.
Per la masto varia in base alla tecnica se si fanno tagli o semplice svuotamento (emiareolare o periareolare). I tagli richiedono un poco più di accortezze nel post intervento per almeno 3 mesi buoni...essendo tagli abbastanza estesi in una zona del corpo che usi tutti i giorni e sempre dovrai stare attendo ai movimenti e anche a come dormi (io ho dormito per 3 mesi a pancia in su, sotto consiglio del chirurgo). Comunque dopo 1 mese circa diciamo che "il peggio è passato".
Per l'istero in genere è molto più semplice...in genere dopo nemmeno 1 settimana sei di nuovo ok, anche se dovrai comunque ridurre notevolmente l'attività sportiva in quando i punti sono interni e ci mettono più tempo a cicatrizzarsi. - Gab
Dipende molto dalla tecnica usata in entrambi e da eventuali complicanze. Rispondo per quanto riguarda la mia esperienza.
Mastectomia durata 2 ore (+ 2 di anestesia prima e dopo) in totale sono stato dentro 4 ore.
Isterectomia fatta in laparoscopia robotica durata appena 1 ora (+ 2 di anestesia sempre) in totale 3 ore circa sono stato dentro. – Gab

Di recente Jacopo ha fatto un intervento chirurgico di isterectomia in robotica che ha raccontato qui, qui e qui.

Come posso avere un appuntamento con Red??
Beh, dovresti chiederlo al diretto interessato ;) Comunque sia è difficile che accetterebbe, è felicemente fidanzato.

Che differenza c’è tra il Disturbo dell’Identità di Genere e una sofferenza legata al ruolo di genere?
Una diagnosi di DIG è indispensabile perché una persona transessuale possa avere accesso al percorso di transizione. Non va assolutamente confusa con una sofferenza legata al ruolo di genere perché la seconda possono averla persino le persone cissessuali che non si riconoscono in alcuni stereotipi di genere (ad esempio, gli uomini devono essere dominanti e le donne sottomesse, le donne non possono prendere l’iniziativa e gli uomini possono, gli uomini devono bastare a se stessi e le donne si devono sentire incomplete senza l’Altro, gli uomini devono mettere al primo posto l’onore e il prestigio e le donne l’amore e il sacrificio, le donne si devono far proteggere e gli uomini devono proteggere, gli uomini devono essere i conquistatori e le donne le conquistate, gli uomini devono fare determinati mestieri e le donne altri a meno che non vogliano incorrere in calunnie ed emarginazione).
Forse una delle differenze più rilevanti tra le due è che una persona transessuale con una diagnosi di DIG si sente smarrita e alienata nel proprio corpo ed è spinta a cambiarlo per potersi finalmente riconoscere allo specchio, mentre una persona che ha un’antipatia verso i ruoli di genere così come sono concepiti nella nostra cultura non ha questo bisogno e si sente a posto nel suo sesso biologico. Anche se alcune parti del suo corpo potrebbero non piacerle non sente di essere una ragazza (per chi nasce in un corpo maschile) o un ragazzo (per chi nasce in un corpo femminile), e il percorso di transizione non risolverebbe nulla. (Anzi, peggiorerebbe la situazione). Il punto è che non tutte le persone sono idonee al percorso di transizione, e una crisi psicologica momentanea è diversa dalla disforia di genere: la prima è una fase, la seconda no.
Abbiate presente che abbiamo tutti diritto ad essere noi stessi, e che dobbiamo scavare dentro di noi per comprendere chi siamo veramente – per maggiori informazioni potete leggere questo articolo.

Qual è la differenza tra transgender e transessuali? Chi sono le persone genderfluid?
Guarda questi due video.

Cosa rappresenta per un ragazzo FtM il suo nuovo nome?
Il suo vero nome, quello che secondo lui gli calza a pennello perché rappresenta la sua identità.
Citando Jacopo:
Rispondo a questa, essendo simile all'altra domanda posta sotto. Allora... cosa rappresenta... rappresenta Me. La persona che sento di essere, perché noi tutti abbiamo un nome che ci appartiene e che sentiamo nostro, sia che sia stato scelto o che ci sia stato dato dai genitori. Ci caratterizza e ci racconta. L averlo potuto scegliere, per me è una cosa bellissima, è il nome che ho sempre avuto e che ho sempre desiderato rendere ufficiale. Rappresenta il lungo cammino che ho portato avanti, le difficoltà, i ricordi, le delusioni, ma anche i bei momenti e le riscoperte di me stesso. L'identità che ho sempre cercato di affermare anche quando non mi credeva nessuno. Ma ci credevo io, e il tempo mi ha dato ragione. -J

Ciao! Allora, quando ero piccolo ricordo che davo a tutti i miei giocattoli il nome Jacopo, peluche, omini, personaggi inventati (con le varianti Jack Jake o Jay ) . Non so dove l'ho sentito ne chi si chiamasse così. Fatto sta che mi piaceva un sacco. Poi quando avevo 11 anni conobbi un bambino di nome Jacopo, ci giocai insieme solo un giorno, e lui la sera, prima che io me ne andassi mi disse "ti devo dire una cosa , però non ti devi offendere... tu non puoi essere una femmina, io oggi ho giocato con un maschio " . E da quel giorno ebbi la conferma che il mio nome sarebbe stato Jacopo anche in onore della prima persona al mondo che si accorse chi fossi davvero :) ecco questa è la storia del mio nome xD

Oltretutto Massimo ne ha parlato in questo video.

Citando Christopher:
Per quanto mi riguarda è più il nome ad aver scelto me. Quando ho cominciato a scrivere racconti, più o meno durante la terza media, scrivevo sempre di questo ragazzino, nello scegliergli il nome ho cercato sul dizionario dei nomi inglesi; scorrendo un po' avevo trovato Christian, ma non mi sembrava molto adatto, subito sotto c'era Christopher. Piano piano mi sono reso conto che le azioni e le emozioni che provava quel personaggio erano le mie, come anche tante vicende. E da lì è rimasto. 
Se guardiamo il significato letterale poi si confá molto con il percorso di vita che sto cercando di seguire.
-Chris

Se avete altre domande: http://ask.fm/FtmItalia

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