Articolo di: Silvia Selviero
“Mamma, papà, so che di recente sono stata un po’ distante. È perché stavo cercando di capire delle cose da sola, e adesso penso che sia il momento che ne parli con voi. Per favore, cercate di ascoltarmi e non vi spaventate… non vi voglio spaventare, anzi, mi serve il vostro aiuto per muovermi nel mondo con questa nuova consapevolezza, e per decidere cosa farò adesso. Mi sono informata al riguardo e vi vorrei rendere partecipi. Cercate di capire. Per tutta la vita mi sono sentita alienata nel mio corpo, e non mi sentivo me stessa… adesso penso di aver capito la motivazione per cui quando mi guardavo allo specchio non pensavo di essere io. Mi sento un ragazzo.”
È un incipit talmente comune che può
sembrare addirittura stereotipato. Non perché i sentimenti che si
possono percepire – timidezza, impaccio, paura, attenzione,
smarrimento, discrezione, voglia di condivisione – siano
superficiali o banali o “finti”, tutt’altro; ma perché in
queste poche righe non riuscirei mai a racchiudere tutte le emozioni
che un ragazzo FtM (e una persona transessuale in generale) può
provare quando confida di aver trovato la sua vera identità
alle persone che l’hanno messo al mondo, l’hanno amato, l’hanno
cresciuto e gli hanno insegnato molti dei valori che può avere. Allo
stesso modo in cui sono sicura che in questo articolo non riuscirò
mai a dare una risposta universale su come affrontarlo nel
migliore dei modi per chiunque mi leggerà. So che è un argomento su
cui molti di voi carciofini hanno bisogno di suggerimenti, che
riguarda molte persone e che è così complesso che senza dubbio
dovrò fare altre ricerche anche relative a casi specifici (come
arginare i danni quando si ha già fatto coming out, cose da avere
presente per quanto riguarda i genitori, come tenerli sempre dalla
propria parte, come fargli capire che per voi la loro fiducia e il
loro amore sono comunque importantissimi), e dovrò sicuramente
scrivere altri articoli al riguardo. Ma quando si tratta degli
aspetti più generali del fenomeno, vi posso dare un assaggio della
questione con una traduzione di “Thoughts
on coming out as Transgender to family” dal sito
Transgender Mental Health. Se vi interessa una panoramica generale di
quello che hanno raccontato i ragazzi del canale YouTube FtM
Italia/VoloVersoLaVita, trovate riassunti video e pensieri in una
delle domande che sono state prese qui.
Questo è principalmente un articolo su
come fare coming out con i genitori, fratelli e sorelle, parenti o
amici a cui siete molto vicini. Non include fare coming out con i
propri figli; quello è un capitolo a parte.
Prima di fare coming out:
Penso che sia importante che iniziate
pensando allo scopo del vostro dialogo, e che sia
essenzialmente venire allo scoperto con loro, senza più
nascondersi e facendo in modo che possano sapere chi siete e con cosa
avete dovuto lottare. Darò per scontato che vogliate anche restargli
quanto più possibile vicini, ed avere la loro accettazione e
magari il loro supporto in futuro.
C’è anche da rispondere alla domanda
sul se dovreste fare coming out del tutto. Se
dipendete dai vostri genitori (under 18, se vi pagano l’università,
ecc. ecc.) dovete soppesare la possibilità reale che vi possano
cacciare di casa o tagliare fuori. L’ultima cosa che volete è
essere delle persone transessuali giovani senzatetto. Se è questo il
caso, forse sarà più saggio da parte vostra passare del tempo a
trovare e ottenere un supporto prima di procedere.
Se decidete che è il momento giusto e
che è sicuro fare coming out con loro, allora…
Come veicolare il messaggio:
L’esperienza [di avvocatessa, NDT]
con i miei clienti transessuali mi ha insegnato che una lettera è la
cosa migliore. Una lettera presenta una serie di vantaggi rispetto
alla comunicazione frontale.
1-Avete il tempo di pensare a cosa dire
e a metterlo in parole perfettamente.
2-Potete avere amici, psicoterapeuti e persone che vi aiutano che prima la leggono e ve la criticano in maniera costruttiva.
3-Non c’è nessuno che vi può interrompere.
2-Potete avere amici, psicoterapeuti e persone che vi aiutano che prima la leggono e ve la criticano in maniera costruttiva.
3-Non c’è nessuno che vi può interrompere.
4-I destinatari la possono rileggere
per prendersi il proprio tempo per riflettere.
Come mai una lettera e non una mail?
Beh, perché una lettera è più personale, una email è un pochino
fredda.
Cosa dire:
Sono della scuola di pensiero secondo
cui lo dovreste dire con parole vostre nella maniera più chiara e
semplice possibile. Penso che possa andare bene anche includere
quanto segue:
1-Rassicurarli che gli volete bene e
volete restare in contatto e sperare che vi aiutino.
2-Rassicurarli che non sia “colpa” loro.
3-Includere un po’ della vostra battaglia interiore con il genere nel corso degli anni, la vostra esperienza, come avete cercato di elaborarla, come vi siete sentiti isolati, ecc. ecc. (siate specifici! Li aiuterà ad empatizzare con voi).
2-Rassicurarli che non sia “colpa” loro.
3-Includere un po’ della vostra battaglia interiore con il genere nel corso degli anni, la vostra esperienza, come avete cercato di elaborarla, come vi siete sentiti isolati, ecc. ecc. (siate specifici! Li aiuterà ad empatizzare con voi).
4-Alcuni libri, articoli o gruppi di
sostegno nella vostra area che suggerite.
5-E vi raccomando di chiedergli
specificatamente di non rispondervi subito, ma di prendersi il loro
tempo (magari una settimana) prima di rispondere. Lasciate che si
abituino all’idea. Questo sradicherà qualsiasi risposta negativa
istantanea e permetterà loro di parlare a mente fredda.
Proprio come adattereste una lettera
per un impiego, magari vi potrebbe servire adattare la vostra lettera
per vari membri della famiglia. I vostri genitori sono due (o più di
due) persone diverse, invitateli a rispondervi individualmente.
Cosa non dire:
1-Non c’è bisogno di parlare di
specifici piani a lungo termine/tabelle orarie o interventi
chirurgici nel vostro coming out via lettera. Non dimenticate, lo
scopo della lettera è di far sapere alla vostra famiglia che siete
transessuali. Tutto qua. Lasciate i piani futuri per conversazioni
future. Perché? Perché già il digerire che qualcuno ha un
figlio/una figlia/un fratello/una sorella transessuale è abbastanza
all’inizio. Non dimenticate, voi avete avuto un sacco di tempo
per pensarci e potete andare avanti. Loro ne vengono al corrente per
la prima volta e hanno bisogno di tempo per assorbire l’idea.
Penso che vada bene alludere con cautela al fatto che ci potrebbero
essere dei cambiamenti in futuro, ma non mi spingerei più in là se
è il primo assaggio.
2-Non c’è bisogno di parlare
delle cause della transessualità in questa sede. Ci sono fin
troppe teorie in conflitto tra di loro sulla biologia, al punto che
se anche sapeste per certo l’origine della vostra
transessualità, non cambierebbe nulla.
Dopo:
Se avete una risposta positiva è
fantastico! Sennò state calmi, nel caso aveste una prima risposta
negativa. Dategli tempo.
Non siate reattivi con ferro e fuoco ad
una risposta negativa. Siate voi quelli adulti (o, se non vi sentite
così, fate finta). Ricordatevi che il vostro obiettivo a lungo
termine è averli vicini a voi e che vi aiutino. Abbiate presente lo
scopo a lungo termine in tutte le vostre conversazioni con loro.
Ogni tanto succede che i genitori
abbiano una risposta molto negativa e vi rifiutino. Può essere molto
doloroso e frustrante. Quando succede, di nuovo, non rispondete con
ferro e fuoco a prescindere da cosa provate. Tenete a mente
l’obiettivo a lungo termine. E’ facile “trascurarli”, ma
bruttissimo se volete la vostra famiglia.
Qualche consiglio quando avete una risposta negativa:
1-Fategli sapere che siete aperti al
dialogo quando lo sono loro.
2-Empatizzate con le loro difficoltà
ad accettarvi/capirvi/assimilare l’informazione. Dovete capire che
gli serve tempo e che potrebbero avere delle basi religiose/culturali
che sono difficili da superare in fretta.
3-Esprimete il vostro desiderio e la
vostra speranza che cambi in futuro.
4-Domandategli cosa potete fare per
aiutarli ad accettare.
Altre cose:
Voi conoscete meglio la vostra
famiglia, quindi abbiatelo presente quando dovete fare coming out.
Ecco alcune altre prospettive su come
fare coming out con la famiglia:
http://www.videojug.com/interview/how-to-come-out-to-your-family-and-friends-as-transgendervideo
‘How To Come Out To Your Family And Friends As Transgender’
http://www.hrc.org/issues/3455.htm
Article ‘Coming Out to Family as Transgender’ fromThe Human Rights Campaign
Article ‘Coming Out to Family as Transgender’ fromThe Human Rights Campaign
http://www.tsroadmap.com/family/index.html
Transsexual Road Map – Family issues
Transsexual Road Map – Family issues
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