21 modi dimostrati di superare la Sindrome dell'Impostore

Traduzione di: Silvia Selviero


È tempo di un esperimento, carciofini! Ho preso la decisione di tradurre questo articolo e parlarvi di un disturbo comune a moltissimi esseri umani… che nel caso di chi ha la disforia di genere può assumere proporzioni enormi e un significato anche differente. Spero che vi serva a sviluppare una rinnovata connessione col genere umano, a sentirvi meno soli, a sapere che c’è una strada percorribile quando vi si accusa (o siete voi ad accusare voi stessi) di mancanza di autenticità, e che ci sarà qualcun* che vorrà “accettare la sfida” proposta all’interno. Buona lettura.







Avevo deciso di non pubblicare questo articolo...ma eccolo qui. Mi ero detto che non era scritto abbastanza bene, che non era efficace. Ero solo spaventato. Una lettrice ha contribuito a farmi decidere di pubblicarlo mandandomi una mail in cui parlava della sua Sindrome dell'Impostore. Le ho inviato questo post ed ecco come ha risposto:  

Bene, è così che è andata...
[Aggiornamento: Da quando ho pubblicato questo articolo, ci sono state tantissime persone che hanno commentato raccontando le proprie esperienze riguardo la Sindrome dell'Impostore, le loro storie possono essere molto più utili dell'articolo stesso. Dovete assolutamente leggerle.]
Sono un impostore, un truffatore, e tutt* lo scopriranno prima o poi. Ho questa sensazione ogni volta che sto per condividere qualcosa. Lo sento proprio adesso mentre scrivo: non soffro neppure della sindrome dell'Impostore e questa è la misura di quanto sia profondo questo problema. Arrivo addirittura a pensare che la sto simulando. Se fa parte della mia vita, allora deve essere una finzione. In cosa consiste la sindrome dell'Impostore? È sentirsi come se si fosse un impostore anche se non lo si è, come se si fosse un imbroglio che tutti, prima o poi, scopriranno. Questo ha senso se si è un agente sotto copertura o per le persone che vendono linimenti "miracolosi", ma non ha nessun senso perle persone che cercano di rendere il mondo un posto migliore o che cercano di vendere un prodotto nel quale credono.

Il primo passo per iniziare a superare questa condizione è realizzare che molti personaggi famosi soffrivano di questa sindrome. Ecco l'esempio di qualche personaggio famoso: 
“La bellezza della sindrome dell'Impostore è che si vacilla tra un estremo stato di esaltazione ad uno stato d'animo tipo: "Oddio! Sono un bluff! Lo sanno tutti!" Così provi a beneficiare al massimo della fase di esaltazione prima di scivolare in quella in cui ti senti una truffa. - Tina Fey 
“Là fuori Ci sono tantissime persone che mi ritengono un esperto e mi chiedo come questo sia possibile vista la quantità incredibile di cose che non so. There are an awful lot of people out there who think I’m an expert.  How do these people believe all this about me?". - Dr. Chan, capo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. 
“Penso sempre che, prima o poi, le persone capiranno che non ho talento, che non sono abbastanza brava e che è tutto un terribile equivoco." - Michelle Pfeiffer 
“Mi capita di svegliarmi, prima di andare sul set a recitare, e pensare di non poterlo fare perché sono un bluff."  – Kate Winslett
“Ho scritto undici libri, ma ogni volta penso che scopriranno che ho ingannato tutti, che tutto quello che ho scritto è un inganno.“ – Maya Angelou
Emma Watson, Sheryl Sandberg, and Sonia Sotomayor hanno ammesso di sentire che prima o poi  tutti capiranno di averle sovrastimate.  
Quelle citate sono tutte donne. Apparentemente sembra essere un problema femminile ma non credo minimamente si così. Penso semplicemente che gli uomini non ne parlino o almeno, questa è la teoria che sto seguendo. Ho cercato degli uomini famosi e mi sono imbattuto in Tom Hanks e Neil Gaiman (artisti, ma faranno al caso):
“Il primo problema nell'avere successo, anche in maniera assolutamente limitata, è la sensazione, dalla quale non ci si riesce a liberare, di averlo rubato, e che, in qualunque momento, gli altri lo capiscano. È la sindrome dell'Impostore, quello che mia moglie Amanda chiama la Polizia della Truffa. 
– Neil Gaiman
Seth Godin scrisse in "L'inganno di Icaro" che dopo dozzine di best sellers sentiva ancora quella sensazione di ver imbrogliato, di non meritare il successo. (Ho il sospetto che anche Tim Ferris ne soffra, per dire). Questo problema sta peggiorando con la maggiore esposizione nei social. La cultura in cui siamo immersi è strutturata per farci sentire degli impostori: dobbiamo presentarci e imporci in maniera aggressiva ma essere "autentici", essere perfetti ma sentirci liberi di sbagliare, dobbiamo essere noi stessi ma dobbiamo anche essere di più. Alla fine di questo articolo proporrò una sfida: se At the end of this post I’m going to issue a challenge. Se non vi va di leggere altro andate direttamente ai punti che propongo qui sotto e seguiteli con nel! Ecco cosa faccio quando mi sento un impostore:
21 modi per superare la Sindrome dell'Impostore
1. Abbiate il senso della realtà . Solitamente avverto la sensazione di essere un impostore quando penso di essere più importante di quello che sono. Quando vi sentite "un imbroglio" è perché vi state relazionando ad uno standard di perfezione che non è possibile raggiungere.
Lasciar perdere parte del senso di importanza che vi attribuite vi aiuterà a diminuire la sensazione di non meritare quello per cui avete lavorato.
2. Accettate il fatto di avere vuoto un ruolo nel vostro successo imparando ad interiorizzare i vostri meriti. Vi è stata data una possibilità che non è stata data ad altri, e per questo credete che tutto quello che derivi da quella opportunità non sia meritato. 
Il figlio maggiore di John D. Rockfeller ne soffriva terribilmente. La sua occupazione principale nella vita è stata quella di spendere i soldi guadagnati dal padre. Riuscite ad immaginare come si potesse sentire? 
Ci sono tantissime persone cui viene data un'occasione e che fanno di tutto per sprecarla, cui vengono date mille possibilità ma che non riescono a metterle a frutto. Le opportunità arrivano a coloro che le sanno cogliere. 
Le cose non sono sempre  "giuste" ma avete pur dovuto fare qualcosa per essere dove siete ora. Avete fatto delle scelte, avete d Tito di sì quando avreste potuto dire di no (oppure, cosa ancora più difficile, avete detto no quando avreste potuto dire si).
3. Cercate di valorizzarvi. Concentrarvi su pensieri come "Cosa penseranno di me?", "Se sbaglio mi metteranno da parte.",  "Non sono preparato come gli altri.", "Non ho nessun diritto di pronunciarmi sull'argomento". Bla, bla, bla. Il modo migliore per superare la Sindrome dell'Impostore è cercare di aiutare un'altra persona. 
Questo porta con sé tutta una serie di difficoltà e preoccupazioni di essere odiati per portare il proprio aiuto, derisi, di esser vulnerabili per essersi esposti. Ma non farà mai così male come restare prigionieri dei propri pensieri. 
Ricordo la prima volta che scrissi esponendomi. Avevo sofferto di una grave forma di depressione e leggere le condivisioni di altre persone mi aveva aiutato. Mi sono sentito in dovere di raccontare anche la mia esperienza e, ad oggi, dopo due anni, mi arrivano ancora mail di ringraziamento da persone che hanno trovato conforto leggendo la mia storia. Mi ero esposto e avevo trovato delle persone che non mi avevano deriso. Almeno non apertamente. 
4. Create un file dove salvare tutto quello che le persone vi scrivono di positivo. Ho iniziato da poco e il risultato è stato bellissimo. Ogni volta che una persona mi scrive qualcosa di bello lo salvo in una cartella e, quando mi sento un imbroglio, posso rileggere le storie delle persone che ho aiutato. Le mie parole hanno aiutato un ragazzo di 18 anni, imprenditori che soffrivano di depressione ad iniziare imprese, imprenditori di successo che hanno trovato nuove energie grazie alle mie parole. Moltissime persone che si trovavano in grave stato di prostrazione hanno trovato forza nelle mie parole. È facile dimenticare che scrivere può darvi la possibilità di fare la differenza, ed è per questo che trovo utile raccogliere le prove del mio operato, in modo da poter rileggerle ogni volta che mi sentirò un imbroglio.
5. Smettete di paragonarvi con "quella persona". Paragonarvi a Warren Buffet, John D. Rockfeller, Einstein e altri personaggi di spicco vi farà sicuramente sentire inadeguato e vi farà sentire ciò che scrivete come inadeguato e inutile. Questo non è vero perché anche voi avete qualcosa da offrire. 
Quando vi paragonate agli altri è facile cadere nella trappola mentale che vi fa credere che la vostra vita non sia poi nulla degno di nota rispetto a certe vite illustri. Ma la vostra vita non deve essere essere la migliore delle vite possibili! Emerson ha detto, "l'invidia è ignoranza..." E aveva ragione. Non siete qui per vivere la vita di un'altra persona ma la vostra! Spegnete Facebook, Instagram, smettete di leggere delle vite delle persone famose e iniziate a rispettare la vostra. Non siete un bluff ma siete voi.
6. Siate completamente voi stessi. Parte della insana arroganza che causa la Sindrome dell'Impostore è la convinzione (solitamente inconscia) di avere doti eccezionali che il mondo non comprende o di essere delle persone estremamente strane. Avete sicuramente qualcosa da fare che solo voi possedete ma non in quel modo! Ancora provate ad essere realisti e a non considerarvi così speciali. 
Fate questo esercizio: mettete su carta le vostre convinzioni più strane, i taboo, i pensieri più indicibili. Vederli scritti renderà la vostra prospettiva più sana e obiettiva. 
Avevo un amico gay, di cui tutti sapevano, ma che  si ostinava a non vivere apertamente la sua natura perché credeva di essere "strano" o impresentabile. Quando mi confessò di essere gay gli risposi molto tranquillamente. Dopo aver fatto coming out la sua vita è cambiata, i suoi occhi sono pieni di vita, i gesti pieni di energia. Prima di rivelarsi, c'era in lui un meccanismo che gli impediva di agire liberamente.


7. Trattate ciò che fate come fosse un fatto di lavoro o un esperimento. 
Mai come oggi così tinte persone hanno avuto voce e c'è un'intera sfilza di artisti-imprenditori che creano contenuti.
Non stupisce affatto che molti di noi soffrano della Sindrome dell'Impostore. Iniziate a trattare quello che fate come un business. Non al punto di scrivere ciò che il pubblico vuole solo per essere seguiti, ma considerando il fatto di essere inseriti in un meccanismo di mercato. Se il prodotto non vende, allora smettete di produrlo. Se nessuno condivide i vostri articoli o lascia commenti allora significa che ciò di cui scrivete non interessa - allora smettete. Non insistete nel fallimento pensando che il mondo vi odi.
State facendo un test. Questo modo di affrontare la cosa vi permetterà di agire più facilmente e liberamente. 
8. Dite che "è la sindrome dell'impostore" e immediatamente diventerà un po' meno terribile.

9. Ricordate: aver fatto un errore non vi rende "un fake". Le migliori giocatrici o i migliori giocatori di basket sbagliano la maggior parte dei propri tiri. Chi è nel commercio ed è tra i/le migliori perde soldi nei propri commerci. I/le presidenti sbagliano sulle cose tutto il tempo. Le migliori squadre di calcio, inevitabilmente, perdono. Perdere è semplicemente parte del gioco. Non glorificate i fallimenti, ma non rendeteli neppure un parametro su quanto non siate idonei.

10. Nessun* appartiene a questo posto più di voi: è il titolo di un libro che non ho letto ma col quale sono d'accordo. Perché non sentiamo di meritare di essere in gioco?? Perché non abbiamo ancora vinto?? Non ci abbiamo neppure provato! Riducete le persone a ciò che sono: sacche di carne con una scadenza. 

Tutti moriremo, percorriamo soltanto strade diverse per arrivarci. Una delle qualità più attraenti in una persona è l'accettazione; accettazione di se stesse e di voi. Non il genere di accettazione che "si arrende", ma quello che "ci vede chiaro". Se riuscite ad ammettere che nessun* appartiene a questo posto più di voi (mentre mantenete il pensiero di non appartenere a questo posto più di nessun* altr*) vi ritroverete a formare connessioni con le persone in maniere potenti.

11. Abbiate presente che quando vi frenate o ostacolate voi stessi lo state esponendo al mondo. Se ve ne andate in giro pensando di dover essere un'altra persona o di non meritare di stare qui allora tutte le vostre vibrazioni negative arriveranno dritte dritte agli altri. La vostra espressione rattrappita significa che non sarete in grado di essere lì per le persone che hanno bisogno di voi. Tutt* hanno dei dubbi e il miglior dono che possiate fare al mondo è andare avanti a dispetto dei vostri, perché ci dà il permesso di andare avanti veramente.

12. Morirete. Volete essere sul vostro letto di morte a rimpiangere di aver trascorso l'intera esistenza a fermare voi stessi perché vi sentivate una frode?? Magari non riuscirete a scrollarvi di dosso il sentirvi un imbroglio. Potete obbligarvi ad andare avanti nonostante il vostro sentire.

13. Scrivete flussi di coscienza. Ho suggerito qualcosa di simile al punto n° 1. Questo però non ha direzioni. Fate così: scrivete senza fermarvi per una mezz'ora. Non potete mettere giù la penna. Se non avete alcun pensiero in testa scrivete "Non riesco a pensare a nulla" finché non ci riuscite. Vi metterà sempre in contatto con ciò che sta capitando dentro di voi. Vi dimostrerà anche quanto sia stupida la sindrome dell'impostore.. è fantastico.

14. Dite cosa POTETE. Ci mettono spesso nella posizione di "persone esperte". Quando accade, le persone vi guardano come se doveste sapere tutto di un argomento. Ma non possiamo conoscere tutto di tutto. Se fossi in una posizione in cui corro il rischio di essere per davvero "un* imbroglion*" (cioè stronzate su cose che non conosco) mi limiterei a dire ciò che so. Le persone, questo, lo rispettano di più. Ammettete di non avere una risposta ma che la troverete. Ammettete di non aver trovato la soluzione perfetta ma di esserci arrivati vicino a sufficienza.

15. Abbiate presente che nessun* sa cosa stia facendo. La maggior parte delle startup fallisce. Anche quelle che avete sentito facciano milioni di dollari falliscono tutto il tempo. Nessun* sa cosa succeda esattamente. Ci sono un sacco di persone che vi diranno di conoscere la risposta, ma sono delle bugiarde.
Il mondo in cui viviamo è il risultato di moltissime persone che si barcamenano, falliscono, e ogni tanto hanno successo. Nessun* sa cosa avviene dopo: alcune persone hanno la volontà di continuare a giocare alla faccia dell'incertezza e altre no. Non siete degli impostori se cercate di fare qualcosa che potrebbe non funzionare: siete degli eroi.

16. Passate all'azione. La sindrome dell'impostore vive nell'astrazione ed è impossibile per essa sopravvivere quando agite. Passare all'azione dimostra che non siete una frode. Dimostra la vostra tempra nel mondo reale.

La sindrome dell'impostore non può danneggiare chi passa costantemente all'azione (può darsi che la sentireste ancora ma non vi fermerebbe). 

17. Comprendiate che voi non siete mai voi. Siete in costante cambiamento, diventate sempre una persona nuova. Le vostre opinioni si trasformano con nuove informazioni (si spera). Trascorrete sei mesi a mangiare ciambelle e altri sei mesi in palestra. L'anno scorso vi ossessionava Call of Duty, quest'anno i videogames non li comprendete affatto. Magari stamattina avevate un umore tremendo. Magari adesso va un po' meglio. 

"C'è altrettanta differenza tra noi e noi stessi di quanta ce ne sia tra noi e le altre persone" (Michel de Montaigne)

State crescendo in qualcosa di differente e state migliorando. Come?? Cercando di fare meglio di quanto potete fare. Non è un inganno, è un valore.

18. L'autenticità è una bufala. Cosa significa essere autentici?? Non mi potrei mettere a scrivere a mia nonna usando le stesse parole che userei per mia sorella, neppure enfatizzerò gli stessi interessi che ho. Se devo vendere un sistema di sicurezza, non cercherò di venderlo a un mormone nello stesso modo in cui cercherò di venderlo a una rockstar. Semplicemente, non avrebbe senso. E non c'è nessun'altra persona che potete essere tranne voi stesse. Mai. La sindrome dell'impostore cercherà di farvi credere di essere inautentiche e bugiarde, ma se fosse vero, allora le "vere" voi stesse dove stanno??

La sindrome dell'impostore non vi dà risposta perché non ce l'ha. Ditele di andare a farsi fottere.

19. Vedete le credenziali come quello che sono. Non significano un granché. "Esperta" significa che qualcun* ha scelto di definirla così. "Dottorato in ricerca" non significa che qualcun* abbia più cultura di voi, ma che ha trascorso più tempo a scuola di voi. (E in realtà sa un sacco di cose più di voi su alcuni argomenti specifici e che non servono a nulla) "Come si può leggere sul Wall Street Journal" significa che sanno usare il database del sito HARO. Non misurate il vostro valore basandovi sulle credenziali, vi deconcentra dal fare davvero cose buone. E non zittirà neppure la sindrome dell'impostore a lungo.

20. Trovate una persona a cui poter dire "mi sento una frode". Essere in grado di dirlo ad alta voce si può rivelare di grande aiuto. Soprattutto quando quella persona vi ride in faccia per aver creduto di esserlo.

21. Falsare le cose in realtà aiuta. Talvolta falsare non vi rende imbroglion*. Se sorridete, il vostro corpo sarà più generoso con reazioni chimiche positive e vi renderete più felici. La neuroplasticità è plasmare il vostro cervello fingendo le cose. 

Quando eravate piccolissimi avete cercato di camminare e siete caduti sempre. Eravate delle impostore o degli impostori ambulanti?? Chi eravate, voi, per permettervi di camminare!?? Non eravate neppure in grado di farlo! Assurdo!

La Silicon Valley è stata costruita da persone che cercavano di fare cose che probabilmente non avrebbero funzionato. 
Abbiamo bisogno che continuino a provare.
Abbiamo bisogno che voi continuiate a provare. 
Abbiamo bisogno di voi.
Che vi sentiate impostor* oppure no.

"La vostra paura di essere espost* come imbroglion* è un disturbo legato allo stress di nome 'Sindrome dell'Impostore'. E' comune tra le persone in una posizione di potere e dall'alto profilo, e, naturalmente, nelle persone davvero false come voi."

Sindrome dell'impostore: la sfida

Da questo istante avete l'opportunità di superare in questo esatto istante la vostra sindrome dell'impostore. Ecco cosa faremo, un confessionale sul blog! Scrivete nei commenti qualcosa che avete evitato di fare perché vi sentivate imbroglion*. (Se è troppo, potete sempre mandare una mail.. ma i commenti sarebbero più d'effetto). Potete anche restare nell'anonimato, se lo preferite. [..] 


ROUND BONUS: Fate qualcosa al riguardo! Se non avete la più pallida idea di cosa, cercheremo di darvi un suggerimento noi. I commenti in sé per sé saranno senza dubbio un grande aiuto. Sarebbe addirittura più d'aiuto fronteggiare direttamente la situazione.



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