Autogestione del percorso di Disforia di genere (Parliamone)


Articolo di Massimo Tiberio B.
Correzioni: Davide B.


Ultimamente in molti parlano del riformare il percorso per il cambio sesso, alcuni vogliono eliminare direttamente tutti i vari step, Psicologici e Legali. Ho sentito persone dire “il corpo è mio! Nessun giudice o psicologo potrà mai decidere per me”, sono parzialmente d’accordo con loro, ma lo psicologo non deve essere visto come “colui da convincere” ma come la persona da cui ricevere chiarezza su noi stessi, lui non è un nemico come neanche gli altri.

Ora, con ancora la mente lucida, affrontiamo il problema dei costi: per molti sono eccessivi, pagare 500€, o anche più, una relazione è un qualcosa giustamente da rivedere. Dovrebbe essere tutto più accessibile, quindi gestire le proprie tariffe (per sedute individuali e per rilascio della relazione finale) basandosi sulle finanze del singolo individuo. 
Non tutti hanno un lavoro che gli permette di pagare lo specialista, quindi una riveduta del sistema e dei costi sarebbe ottimo, aumentare i centri specialistici nelle varie regioni di Italia, così a permettere un percorso, e aiuto, psicologico a km0, azzerando, o comunque diminuendo, i costi di spostamento per i non-automuniti.
 Anche sul costo di una visita Endocrinologa ci sarebbe da ridire, proprio perché non è un servizio “esclusivo” per noi, ma visto che un Endocrinologo pone le stesse tariffe per ogni paziente, tocca a noi scegliere con attenzione o, al limite, usufruire dell’esenzione da ticket, logicamente se il costo risulta ancora eccessivamente alto.
Per non parlare del costo degli avvocati (un ragazzo durante una mia live ha confessato di aver dovuto pagare oltre i 4000€), anche qui bisognerebbe basarsi sulle finanze della persona, cercando di offrire un servizio pubblico e accessibile a chiunque.
Le liste di attesa sono, tutt’oggi, troppo lunghe da affrontare, sia per il rilascio di documenti che per le sentenze, purtroppo l’Italia è famosa per i tempi di attesa eccessivi e per la castrante burocrazia, non viene meno il discorso sulle operazioni, troppo lunghe anche in questo caso e pochi dottori abilitati a tali operazioni chirurgiche, fortunatamente però non prende tutto il nostro panorama medico, infatti, per l’isterectomia, abbiamo centri già adibiti e avviati, con liste di attesa estremamente più rapide, io, in primis, ho dovuto aspettare solamente 2 mesi per essere operato all’ospedale di San Giovanni (Roma). Rimaniamo però con i piedi per terra, non gridiamo al miracolo, purtroppo per una Mastectomia le liste sono ancora lunghe, molti ospedali non sono abilitati e chirurgi non formati.
La mia speranza è, ovviamente, utopistica, sappiamo benissimo che le liste non scenderanno con grande velocità e che i costi non verranno ritoccati dall’oggi al domani, ma dobbiamo continuare a credere e a combattere per questo, tutti hanno gli stessi diritti… soprattutto sul proprio corpo.
Persone come la Dott.ssa Antonella Palmitesta stanno facendo già tanto, lei garantisce un parere medico e aiuto psicologico tramite sedute Skype per azzerare i costi di spostamento dei pazienti e, come lei, molti altri sono attivi sul nostro campo, cercando bene su internet o tramite centri appositi potrete trovare avvocati, psicologhi e dottori sensibili alla nostra causa. Continuiamo a combattere per questo e forse un giorno avremo quello che ci aspetta.

Commenti

  1. Ciao, ho trovato il tuo blog e vorrei farti una proposta di collaborazione che magari ti può interessare!
    scrivimi al babibier@hotmail.com che ti do maggiori info,
    grazie
    Barbara

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