TRANSGENDER DAY OF VISIBILITY 2020

Articolo di : Silvia Selviero




Non dovete festeggiarlo per forza, carciofini. Talvolta lo si festeggia vivendo.

Ma io vi auguro che sia un'occasione come un'altra per ricordarvi di fermarvi. Di respirare profondamente. Di guardarvi dentro (solo come metafora, eh, non vogliamo sbudellamenti vari, grazie!). Di riconoscervi le vostre infinite qualità.

Alcuni di voi sono scrittori, musicisti, poeti, disegnatori, designer, grafici, e in ogni caso ricadono sotto la categoria sottopagata, ma vitale, di "artisti". E io vi ringrazio profondamente per esistere e batto il cinque: cosa sarebbe questa quarantena senza ciò che abbiamo prodotto e condiviso anche in tempi migliori?

Alcuni di voi sono psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, psicanalisti, counselor, e anche solo per aggiornarvi, fare quello che fate, permettere ad altre persone di trovare la propria strada, mettervi a servizio della comunità andando a scavare nella psiche, nei ricordi, negli schemi comportamentali, agendo sulle emozioni, sulle relazioni, meritereste un grazie grande quanto una casa.

Alcuni di voi sono sociologi, antropologi, storici, archeologi, e possono tener traccia molto meglio delle persone Trans*, non binarie, queer nel corso della storia delle civiltà. Capire quanto l'essere umano sia più complesso e sfaccettato di ciò che una cultura occidentale troppo spesso monca delle sue parti migliori, troppo spesso mutuata dal Catechismo, vorrebbe farci credere. Basta anche solo il vostro interesse perché questa giornata vi sia dedicata.

Alcuni di voi sono medici, infermieri e fanno parte comunque del personale sanitario. E, beh, se questa pandemia ci sta insegnando qualcosa (come se non l'avessimo capito da un pezzo prima che accadesse!), chiunque vi dia retta, vi ascolti sulle problematiche che incontrate sul campo, vi dia i fondi, l'attenzione, vi dia modo di svolgere il vostro lavoro al meglio, sa che in ultima analisi CHIUNQUE avrebbe da guadagnarci. Grazie di non mollare, grazie di esistere, grazie di fare ciò che fate.

Alcuni di voi sono insegnanti, educatori e addetti alla formazione di qualunque tipo. E lo sapete che in Giappone sareste gli unici a non doversi inchinare all'imperatrice o all'imperatore? Perché senza di voi non ci sarebbero né imperatrici/tori, né qualunque altra persona con una formazione sulla faccia della Terra.

Alcuni di voi ancora studiano e non sanno quale specializzazione prendere. E siete il futuro. Anche se in questa quarantena vi incoraggio a fare tesoro del momento presente, siete la speranza più grande che l'umanità possa avere.

Alcuni tra di voi hanno un lavoro o stanno studiando per averne uno che non c'entra nulla con quelli che ho elencato. E allora? Dal meccanico al falegname, dal segretario all'idraulico, dall'avvocato che ha sposato davvero la causa del perseguire la giustizia all'autista che sa dove condurci senza portarci fuori strada, non esiste posto al mondo che non perderebbe un pezzo di motore e di cuore se voi non ci foste. Se non faceste quello che fate. Se non vi svegliaste ogni giorno con la consapevolezza che potete fare la differenza.

E lo stesso posso dire a chi tra di voi non è nessuna di queste cose, si sente sol* al buio, non sa adeguarsi a ciò che i genitori vorrebbero per sé, non sa cosa farsene di una vita che sente troppo stretta, a volte può arrivare a maledire l'essere trans/queer/questioning/non binary.
Voi esistete.
Voi siete unici.
Voi avere una voce che nessun'altra persona avrà mai.
E io vorrei conoscerla. E un sacco di altre persone avrebbero bisogno di conoscerla.
Abbiamo bisogno che continuiate a lottare, a provare, a inventare, a reinventare chi siete.
Che siate d'accordo oppure no con l'adagio secondo cui "il personale è politico", e quindi anche le vostre esistenze come persone trans*, queer, questioning, non binary, genderfluid, agender, neutrois e così via siano un atto politico, ricordatevi questo: LA VITA STESSA SIGNIFICA TRASFORMAZIONE.
Non c'è filosofia al mondo che possa smentire questa cosa. E neanche identità di genere.
Se dunque ogni essere umano è un cantiere, in costruzione e in divenire, e sappiamo che quanto ci insegnano sul genere è troppo ristretto, e che gli stereotipi di genere sono in ultima analisi DELLE BUGIE a cui se tutta l'umanità si conformasse non potrebbe sopravvivere... ricordiamoci che in questo ci viene in aiuto l'etimologia.

tras-for-ma-zió-ne

SIGNIFICATO Mutazione, cambiamento

ETIMOLOGIA dal latino: transformatio, da transformare, composto di TRANS oltre, al di là, e FORMA aspetto.

TRANS-FORMIAMOCI. Facciamoci una cultura. Proviamo orgoglio, fierezza, felicità per esistere. Gioiamo del nostro aspetto qualunque esso sia.
E poi passiamo all'AZIONE. Anche l'atto stesso di esistere. Perché chi affronta questo percorso lo sa: non c'è persona più preparata a vivere e comprendere la vita, in embrione, di voi.

Vi voglio bene, spero di non aver scritto stronzate, e vi auguro che nel giorno della visibilirà transgender certe cose meravigliose su di voi vi siano una volta per tutte VISIBILI.

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