La Storia di Daniel


O sempre pensato che la cosa peggiore e  dire a un sacco di persone che sono un Transgender invece la cosa peggiore e tenersi tutto dentro ci sono persone che ne anche sanno che dietro il ragazzo che sono oggi ci sono un sacco di cose un sacco di dolore un sacco di sbattimenti  io da piccolo ne anche sapevo chi fossi mi vivevo la mia infanzia nn mi importava se un gioco fosse blu o rosa nn mi importava di cosa avessi in mezzo alle gambe giocavo con qualsiasi cosa mi divertivo con poco ero molto ribelle da piccolo  aggiungendoci il fatto che da piccolo una locobedista mi trovo il disturbo della ADHD e problemi di apprendimento perché sottolineo questo adesso ci arriverò e quindi io nn stavo mai in classe ero un bimbo troppo vivace per stare chiuso dentro una classe e iniziarono i primi problemi mi assegnarono una educatrice e io cominciai a sentirmi diverso rispetto i miei compagni cm se avessi qualcosa in meno rispetto a loro nn era così anzi avevo qualcosa in più la saggezza ma nn lo vedevo mi sentivo diverso e basta cm un ago in un pagliaio un giorno cm tanti in mezzo hai  soliti casini che combinavo in classe la prof mi riprese davanti a tutta la classe  dicendo che secondo lei ero seduto  in una posizione nn femminile mi disse "sei una signorina comportati come tale " la cosa mi rimase in pressa per tutta la lezione però dopo i miei compagni si avvicinarono e mi dissero che io avevo modi troppo maschili che nn dovevo fare a braccio di ferro coi miei che nn dovevo creare risse che avevo un bel viso che quindi lo dovevo truccare 

Avevo 11 anni quel giorno tornai a casa pensando " ma perche devo cambiare cosa c'è che nn va in me io sto bene così no io nn cambio " ma queste torture sono durate per mesi finché ci riuscirono e quindi per 4 anni o vissuto col sesso che la natura mi dono ma quando o compiuto 15 anni  mi sono messo davanti allo specchio mi sono guardato attentamente  e tutto si fece chiaro ripensai a cosa mi disse la prof ripensai alle mie risse ripensai alle partite di braccio di ferro e tutto si fece chiaro sono un ragazzo  ripresi i vestiti che mi dicevano di non usare mi tagliai i capelli e o sentito una libertà indescrivibile finalmente ero di nuovo io scordadomi delle mie sindromi un giorno tornando da scuola pensai ma me lo danno a me il testosterone ? Con le sindromi che io o ero troppo piccolo per capire che il testosterone me l'avrebbero dato lo stesso 

Nn sapevo che nn lo danno in caso di schizofrenia o a causa di disturbi della personalità ma entrai nel panico l'unica soluzione per me era farla finta nn avevo via di scampo in quel momento secondo la mia testa e in più stavo affrontando problemi familiari grossi ma quella fiala mi dava la forza per andare avanti per combattere senza essa anche oggi nn avrei ragione di esistere e niente tornai a casa o aperto il cassetto delle medicine e mi sono preso non so quante pasticche di paracetamolo mi ricordo solo che a una certa o visto tutto a puntini  e che nn riuscivo più a stare in piedi mi ritrovai il giorno dopo in ospedale ricordo ancora che o aperto gli occhi e pensai " ah nn sono morto " credo che sia il pensiero più brutto per un ragazzino di 15 anni e vabbè come tutti i tentati suicidi  sono finito in reparto 
La prima cosa che o detto quando sono entrato dentro la stanza della dottoressa e " dovete darmi il testosterone  "  e lei mi rispose " che in quel momento ero troppo fragile e che nn mi avrebbero mai fatto  iniziare in quel momento " come al solito o interpretato male le parole della dottoressa tornai in camera con la conferma dei miei sogni infranti mi sentii vuoto e senza speranza cm se io ero costretto al mio corpo e a quella vita quando sono uscito da quel ospedale legai di più con una mia amica che ora e diventata la mia ex ragazza ci sono stato per sei lunghi anni con lei l'unica cosa che mi rendeva felice era lei 
Lei era la mia felicità per il resto i miei occhi occhi erano sempre più spenti più vuoti e io ero sempre più triste le persone intorno a me non riuscivano a capire cosa avessi io dentro sapevo ma nn parlavo mia madre era contro la nostra relazione ma non perché fosse contro il nostro mondo lei mi diceva che prima o poi mi avrebbe fatto male che prima o poi sarei tornato a casa raccogliendo i cocci di me stesso e per lei andai via di casa mia madre fece di tutto per riportarmi a casa le cose più immaginabili minacce alla sua famiglia di  tutto solo per riportarmi a casa e io soffrivo tanto senza mia mamma ma amavo anche la mia ex  allo stesso modo per lei o preso anche le botte avrei dato la vita l'amavo più di qualsiasi altra cosa avrei voluto una famiglia con lei dei figli avevo deciso con chi stare per il resto della vita 
Però non ero felice perche nn ero me stesso mi sentivo soffocare ero oppresso e così una mattina mi svegliai incazzato presi un vaso  e lo lanciai in mezzo alla casa non volevo beccare nessuno ma per sbaglio o preso la mamma della mia ex sulla gamba mi calmai solo quando la vidi piangere e venire verso di me li capi che non potevo andare avanti così che dovevo essere me stesso ne parlai con lei e mi disse " io o sempre visto e o sempre tentato di soffocare cosa eri ma si vede che nn ce lo fatta " e lei  piacciono le donne 
Io tornai finalmente in transizione convinto  che sta volta ci sarei rimasto convinto che nn avrei mollato finché nn avrei avuto quella fiala in mano insieme alle paura delle mie due sindromi.. il pensiero nn mi lasciava un attimo ma lottai lo stesso questa volta avevo 22 anni non ero più un ragazzino di 15 anni 
In tanto stavo ancora con lei tre mesi orribili fatti di litigate  e di tante cose brutte sapevo che prima o poi ci saremmo lasciati che se nn lo facevo io lo faceva lei ma qualcuno lo avrebbe fatto così lo fece lei ricordo ancora era un pome di sabato erano attorno alle 5 e 30 di pomeriggio stavamo attorno alla tavola io e un altra persona stavamo parlando del percorso e di quello che stava succedendo tra di noi a una certa le uscirono queste parole dalla bocca " noi ci siamo lasciati " tutto si fece nero come ?e me  lo dici qui davanti a lei così ? Non mi prendi da parte per dirmelo la cosa peggiore e che lo disse con il sorriso in volto  credo che in quel momento vedi il suo vero volto quei sei anni lontano da casa le botte ricevute da mia madre nn valevano niente ci sta che lei non voleva stare con  ragazzi ma lasciarmi  lì in quel mondo e imperdonabile   e fu così che tornai a casa raccogliendo i miei cocci come disse mia madre quando tornai a casa  mia madre mi disse

" hai visto che ti avevo detto io devi ascoltarmi di più ma nn preoccuparti sono la tua mamma io sono sempre qui per te perché per una mamma  un figlio e tutto "

il dolore che sentivo dentro era indescrivibile ma nn abbassai la testa avevo solo uno scopo avere in mano quella fiala 
Ero morto dentro per colpa sua ma sapevo che sarai rinato questa volta il mio dolore non sarebbe stato inutile lo sapevo io avrei avuto in mano di nuovo la mia vita me lo meritavo così iniziarono i primi bastimenti giri per perizie insomma tutti giri che sapete ma un giorno il mio pischiatra mi a dato l'ok non sono in grado di descrivere quella sensazione mi sentii come un bambino il mio sogno più grande stava per avversi 
Quando andai al centro e mi ritrovai il testosterone nelle mani nn ci credevo lei nel frattempo rimase mia amica ma  continuava a comportarsi male e io nn avevo la forza di chiudere non mi appoggiava sul mio percorso mai una parola di incoraggiamento sembrava che mi odiasse non aveva senso mandare avanti un rapporto del genere mi faceva solo male non mi sentivo accettato da lei  oggi o chiuso per sempre 
Lei non voleva che io fossi libero lei mi a solo tradito ma nn con il corpo con i fatti ma tutto questo e servito x rinascere tutto questo e servito per essere chi sono e oggi o trovato anche la forza di chiudere quel rapporto tossico che mi stava devastando ed eccomi qui 

Piacere sono Daniel il ragazzo che tutti hanno tentato di soffocare già dalla primissima infanzia Sono il ragazzo che ora a la luce negli occhi 
Soffrire mi a fatto a pezzi ma mi a fatto uomo 

Commenti