Miti da sfatare sui ragazzi FtM

E anche sulle persone transessuali in generale

Articolo di: Silvia Selviero

Siccome ho notato che questo argomento non era stato ancora toccato, ho seguito il mio proposito inamovibile di fare informazione e ho partorito quanto segue ;)
Spero che questo possa essere un riassunto generale dell’ignoranza che c’è in giro (“Quali sono i miti più comuni che circondano la transessualità, in particolare la transessualità FtM?
Come fare a rispondere in breve per le persone che sono proprio pigre quando si tratta di documentarsi a fondo e hanno bisogno di una scossa iniziale ai loro pregiudizi per proseguire?”), e il punto di partenza per un percorso di messa in discussione degli stereotipi, fino a condurre a una ricerca più approfondita sulla realtà dei ragazzi FtM.

Cominciamo!

Mito 1: I ragazzi FtM sono dei perversi schifosi fissati col sesso, proprio come i transessuali in generale!
Solo perché la transessualità ha a che fare con la sfera sessuale e contiene la parola “sessualità” in essa? Se prendete il dizionario noterete che “perverso” indica una persona “fortemente incline al male, cattiva, malvagia”, e che in campo sessuale “devia dalla norma naturale”. Viceversa, se cercate la parola “sessualità” noterete che indica “il complesso dei caratteri sessuali o dei comportamenti dettati dal sesso”. Ora, conoscete ogni singolo ragazzo FtM esistente sul pianeta per potervi permettere di dire che sia fortemente incline al male, cattivo e malvagio, e che a letto sia un deviato? Non sarà invece che la questione è molto più ampia, sfaccettata e soggettiva, e priva della connotazione pessima che le state dando voi a prescindere? E soprattutto: non sarà che state andando avanti a stereotipi schifosi secondo i quali chi è transessuale è “meno un essere umano” di chi non lo è?
Se considerate la sessualità (e tutto ciò che attinge alla sfera sessuale) perversa di per sé e non riuscite ad affrontare l’argomento in maniera serena non posso aiutarvi; ma se mi è concessa una provocazione, vi suggerisco di andare a cercare sul dizionario le parole “generalizzazione”, “illusione” e “ignoranza”.

Mito 2: I ragazzi FtM sono pericolosi, il testosterone che assumono li rende delle bestie assassine!
Falso, e una carrellata di video di Jacopo, Massimo e Andrea nei primi mesi della loro transizione ve lo potrà confermare. Molti ragazzi FtM affermano che il testosterone li ha fatti diventare un po’ più aggressivi di prima come effetto collaterale, ma non ho mai sentito di nessun ragazzo in transizione che ha avuto un raptus e ha cominciato ad accoltellare a destra e a manca; è un’iniezione di ormoni, controllata e dosata appositamente per ogni individuo specifico, non un’iniezione di cattiveria e brutalità. Questo falso mito sembra mettere insieme nozioni sbagliate di medicina e stereotipi legati alla mascolinità per tentare ancora una volta di spacciare le persone transessuali per “anormali”, “strane”, “subumane” e “da disprezzare/odiare/eliminare/evitare”.

Mito 3: I ragazzi FtM non saranno mai dei veri uomini, perché neanche la falloplastica meglio riuscita gli darà mai un pene come quello di un uomo cissessuale!
Dopo questa vi invito a farvi un paio di domande su cosa intendiate per “vero uomo”. È un vero uomo chi ha il pene, e cromosomi sessuali che vanno in XY? E allora siete consapevoli di chi sia Andrew Wardle, un uomo cissessuale anche lui, e del fatto che circa 30 milioni di uomini al mondo nascano come lui? E gli uomini che vengono evirati per operazioni malriuscite o pratiche violente/tribali, allora, non sono più uomini anche se i loro cromosomi vanno comunque in XY?
Francamente penso che sia molto squallido, nonché ancora una volta ignorante, credere nell’assioma uomo = pene. Al di là di tutte le battute che si possono fare al riguardo, sono sicura che se chiedete seriamente a qualsiasi uomo cissessuale cosa significa per lui essere di genere maschile, vi risponderà che è qualcosa che va oltre l’essere nato con genitali maschili. Ovverosia, che va oltre il suo sesso di nascita. Alla fin fine sentire che appartieni a un genere anziché a un altro è una cosa del tutto personale, che nasce con te, e che nessuno può portarti via. Una certezza istintiva che abbraccia la tua identità. E questo vale sia per i ragazzi FtM che per i ragazzi cissessuali.

Mito 4: I ragazzi FtM sono solo rompiscatole in cerca di attenzione, proprio come le persone trans in generale!
Chiedetevi cosa intendete per “rompiscatole in cerca di attenzione” prima di poterla sparare. Intendete un gruppo di persone che sono considerate cittadine di serie B sulla base di speculazioni arbitrarie sul loro modo di essere, che non riescono ad ottenere gli stessi diritti della maggioranza che le discrimina e quindi protestano, tentano di rendere nota la loro esistenza, di cercare di non farsi “annebbiare dal sistema”? Perché se sì, allora ci sono associazioni e singoli individui transessuali che “cercano attenzione” parlando con istituzioni e altri singoli individui, ma di certo non per avere cinque minuti di celebrità come dei ragazzini viziati. Non perché non abbiano nulla di meglio con cui ammazzare il tempo, o perché siano senza ambizioni, senza energie, senza scopo, senza sogni e senza desideri da soddisfare a differenza di tutti gli altri. Non perché vogliono portare via qualcosa di fondamentale ai cissessuali. Non perché vogliono rompervi le scatole. Ci sono associazioni e singoli individui transessuali che vogliono essere sinceramente ascoltate con attenzione da chi di dovere perché adesso, in una società transfobica come la nostra, faticano a vivere al meglio delle loro possibilità. Vivere e sopravvivere non sono sinonimi, vivere e esistere non sono sinonimi, e la transfobia è un problema molto grave.
Oltretutto, se siete gente comune, mi chiedo in che modo stiano rompendo le scatole a voi nello specifico: se a parer vostro il solo fatto di essere stati costretti ad appurare la loro esistenza è un’invasione di spazio intollerabile, un affronto al vostro modo di vivere o una violenza, allora mi dispiace dirvelo, ma siete dei bigotti (cliccare qui per credere), e il problema è vostro, non delle persone transessuali e dei ragazzi FtM in particolare.

Mito 5: I ragazzi FtM sono delle lesbiche che non si accettano!
Come non mi stancherò mai di ripetere, l’orientamento sessuale e l’identità di genere sono due cose diverse. Una ragazza lesbica è omosessuale, ergo si può innamorare o può essere attratta da altre ragazze e donne (e questo è il suo orientamento sessuale); un ragazzo FtM è transessuale, ergo soffre di Disturbo dell’Identità di Genere (il suo genere, ossia quello che sente di essere, è maschile, mentre il suo sesso, ossia quello che ha anatomicamente parlando, è femminile). Mentre l’orientamento sessuale ha a che fare con l’amore o con l’attrazione che si provano verso altre persone, l’identità di genere ha a che fare, come il nome suggerisce, con l’identità.
Questo significa che se a un ragazzo FtM piacciono le donne, è quasi matematico che si identifichi come eterosessuale, non omosessuale; se fosse omosessuale gli piacerebbero gli uomini, e in ogni caso essere un FtM non preclude la possibilità di avere qualsiasi orientamento sessuale (parentesi: se pensate che le persone transessuali debbano essere attratte solo dal genere opposto a quello in cui si identificano, o altrimenti non sarebbero “veri uomini” o “vere donne”, leggete l’articolo che vi ho linkato qui sopra per porre rimedio alla vostra ignoranza).
Ciò detto, siccome c’è molta confusione tra omosessualità e transessualità, e tra identità di genere e orientamento sessuale, esistono ragazzi FtM eterosessuali che prima di comprendere la differenza tra le due cose si sono convinti di essere lesbiche, ed esistono ragazze lesbiche che si sono convinte che l’unico modo per stare bene con una donna avrebbe comportato il cambiare sesso, a causa di stereotipi eteronormativi sui rapporti di coppia che hanno appreso fin dall’infanzia. Ma per l’appunto, una cosa del genere è frutto di condizionamenti, tentativi di adeguarsi e ignoranza, e di certo non rende più felici e più vicine a comprendere se stesse le persone che ne restano invischiate.
Ugualmente importante, ci sono ragazzi FtM che rifiutano di appiccicare un’etichetta sterile alla loro sessualità, perché sono interessati a perseguire l’emozione che la persona di cui sono innamorati suscita in loro, senza badare a quello che ha tra le gambe. Potrebbero essere attratti dalle donne e non identificarsi come eterosessuali, potrebbero non provare attrazione sessuale ma solo romantica (ed essere quindi asessuali e panromantici), potrebbero semplicemente pensare che nella vita non escludono nulla, e potrebbero innamorarsi di qualcuno che non si aspettano, ma tutte queste cose non cambiano un’unica verità fondamentale: ciò che sentono di essere è di essere uomini. Non “donne lesbiche”. E quindi per accettare se stessi, per abbracciare se stessi completamente, di solito hanno bisogno di portare a termine il percorso di transizione.

Mito 6: I ragazzi FtM sono mentalmente instabili, dei reietti della società, per questo nessuno vuole dare loro un lavoro!
Questo è un caso di profezia che si avvera da sola e di ragionamenti che girano in cerchio senza andare da nessuna parte ma alimentano la transfobia [1]. Esistono persone transessuali che possono sviluppare disturbi psicologici fino a diventare mentalmente instabili, ma ancora una volta, non è qualcosa di intrinsecamente legato alla transessualità, è una conseguenza del modo in cui vengono trattate dall’ambiente circostante. Se nasci e vivi in una società che ti dice costantemente che sei sbagliato, che sei solo un fenomeno da baraccone e la violenza, i pregiudizi, gli sfottò e le discriminazioni verso di te sono al 90% giustificati, se non hai abbastanza soldi per pagarti il percorso di transizione perché a causa della tua transessualità nessuno vuole darti un lavoro (a volte per disperazione finisci anche a fare lavori illegali o rischiosi – per questo alcune persone transessuali finiscono nel giro di prostituzione, ma sono comunque una minoranza rispetto a quello che ci viene spacciato dai media), se non riesci ad avere rapporti affettivi o sentimentali duraturi perché ti considerano un “mostro” e un “malato”, se quando provi a protestare ti zittiscono quasi sempre, se devi preoccuparti in continuazione di come vestirti e come comportarti per non essere scoperto, picchiato, violentato, ucciso da bigotti e fanatici, be’, sfido chiunque a non sviluppare fobie, dubbi, ipervigilanza, ferite, in certi casi paranoia, in altri disturbi mentali. Non sarebbe umano, e i ragazzi FtM sono esseri umani che possono diventare mentalmente instabili se si creano le condizioni adatte di stress, malessere, depressione e crisi. Ma attribuire ai singoli individui con un disturbo mentale la colpa della loro malattia è un’altra forma di discriminazione chiamata abilismo, è dannosa e ingiusta tanto quanto la transfobia, e non vorrei aprire quest’altra parentesi.

Mito 7: I ragazzi FtM sono dei malati, stanno facendo qualcosa di contro natura!
Ancora una volta, cercate di definire appieno i termini che usate. Se intendete “malato” nel senso di “perverso schifoso fissato col sesso”, vi rimando al mito n° 1 senza colpo ferire. Se lo intendete nel senso di “persona che soffre per la sua condizione e deve essere aiutata a guarire”, allora posso anche darvi ragione, perché molti ragazzi FtM sperimentano una disforia di genere profonda, che viene aggravata da tutta la transfobia di cui è intrisa la nostra società.
Il punto è che un ragazzo FtM non deve essere aiutato a guarire accettando il suo sesso di nascita, perché una cosa del genere non è possibile da attuare. Il loro genere, il loro io, o, se ci credete, la loro anima, non può essere scalfita né trasformata da nessuno (come ho già suggerito un’altra volta, cercatevi il caso John/Joan per approfondire la questione). Quello che sentono di essere non cambierà neppure se li visitasse Freud in persona. Ricordate queste sacrosante parole: non è la transessualità di per sé ad essere una malattia da cui guarire, è la disforia di genere che si sperimenta al giorno d’oggi il vero problema. E, cosa ancora più importante, la malattia peggiore in tutto questo scenario è la transfobia altrui.
L’unica cura possibile, per i ragazzi FtM, è riallineare il corpo con lo spirito. È quello che dicono anche la Corte Costituzionale Italiana e il DSM – e sempre parlando della presunta “malattia”, sappiate che gli psicologi stanno discutendo di come “depenalizzare” la transessualità mantenendo gratuiti gli interventi chirurgici necessari a completare il percorso di transizione, e ci sono buone probabilità che nel DSM-V venga listata come patologia legata al fisico anziché alla mente.
Volete considerare il cambio di sesso come un qualcosa di contro natura? Fate pure, ma ricordatevi che è contro natura tutta la medicina. È contro natura l’apparecchio dentale quando abbiamo i denti storti. È contro natura fare i sommozzatori, dato che gli esseri umani non possono respirare sott’acqua usando solo il loro corpo. Sono contro natura l’aria condizionata, le rose blu e il poliestere. È contro natura tutto quello che avete addosso in questo momento, visto che gli animali girano nudi e nessuno grida all’oltraggio al pudore. È contro natura chi porta gli occhiali o mette le lenti a contatto, come dice Jake, perché se Dio ha deciso che dovete essere miopi, non dovreste ostinarvi a voler vedere.
Ma forse l’esempio migliore è una lettera di risposta a una ragazza MtF in crisi con il concetto di cosa fosse naturale e cosa no: “Se una persona nasce paraplegica e trova il modo di curarsi con un’operazione, allora perché una persona transessuale non può porre rimedio all’errore della natura sottoponendosi al percorso di transizione?”.
Vi lascio questo quesito finale da risolvere entro il 31 febbraio. E mi raccomando, quando scrivete la vostra risposta non dovete copiare da nessuno.

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