La scogliera

Articolo di: Massimo Tiberio B.

Per prima cosa, buon 2018 a tutti.
Voglio iniziare questo nuovo anno con un articolo che sia più una svolta personale, un nuovo inizio se vogliamo chiamarlo cosi.

L'iniziare il percorso di transizione è di per sé una “svolta” (passatemi il termine), non capita tutti i giorni di alzarsi dal letto e ribaltare completamente la propria vita per iniziarne una nuova.
E si, ci fa una gran paura, non sapere cosa succederà, immaginate di stare in piedi su una scogliera e di volervi tuffarsi nel acqua da un altezza che pensate sia da suicidio.

Il nostro cervello in quel momento aziona l'allarme, e cominciamo a valutare mille cose, sopratutto l'atterraggio, quindi abbiamo 2 stimoli quello di scappare e la paura.
Vi domanderete perchè ho preso questo esempio,è secondo me quello che si avvicina di più a quello che io penso della vita in generale.

Io come anche tanti, mi trovo spessissimo su una scogliera alcune volte ci sto perchè voglio starci, altre volte perchè sono costretto dalle circostanze, e resto li ore, giorni e mesi prima di saltare ma una volta saltato ed aver toccato l'acqua mi domando perchè non l'ho fatto prima.

Molte volte mi è capitato di trovarmi sulla scogliera in compagnia di altre persone, e oltre che a preoccuparmi per me stesso mi preoccupavo anche di loro, magari io ero anche pronto a saltare ma ero bloccato, per via che almeno che non siate degli stronzi con la S maiuscola non credo ve ne freghereste, questo CI blocca, possiamo stare anche li le ore a cercare di trovare una soluzione per entrambi ma questo non fa muovere le cose.

Cosa può succedere? Potremmo restare fermi seduti sulla scogliera a guardare il panorama con questa persona/e, Potremmo saltare senza di lui/loro e arrivati in acqua guardare la persona rimasta indietro e dispiacersi per lui/loro, potrebbe essere lui/loro a spingerci giù o essere lui/loro a saltare senza di voi.
Come vedete non esiste una soluzione unica, ma se la vita mi ha insegnato una cosa è che farsi scrupoli non serve, perchè fondamentalmente siamo TUTTI egoisti, anche se non vogliamo esserlo, ma cerchiamo sempre la NOSTRA felicità, non ci importa se chi resta indietro sta male o bene, magari ci dispiace, forse ci sentiamo in colpa ma preferiamo sempre giustificare il tutto con NON AVEVO SCELTA – NON POTEVO FARE DIVERSAMENTE ecc...ecc..

Quindi qualsiasi volta vi si presenta l'occasione di trovarvi su una scogliera da soli o con una persona, mentre pensate se saltare o meno, tra le tante cose che vi vengono in mente domandatevi prima di tutto “lui/loro al posto mio che farebbe??” tenete sempre in mente che QUALSIASI PERSONA SULLA FACCIA DELLA TERRA E' UN EGOISTA.. quindi voi non fate eccezione.

Se invece siete voi a restare indietro, potete saltare anche voi (magari prendete coraggio), potete cambiare scogliera, o semplicemente andarvene, non serve a nulla stare li a guardare mentre aspettate di trovare il coraggio di saltare, perchè mentre state li a valutare e soppesare, quella persona è bella che andata e sta già nuotando per fiume.

Chi vuole veramente starvi vicino, vi prende per mano e salta con voi oppure restate sulla scogliera insieme, per fare una citazione: “salti tu, salto anche io”.


Questo vale per la transizione ma per qualsiasi cosa nella vita.

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